La creazione di un ecosistema autosufficiente nel paesaggio imita l'equilibrio della natura. Un giardino a bassa manutenzione, cioè un giardino che non ha bisogno di irrigazioni frequenti, di trattamenti antiparassitari e di concimazioni continue, è un giardino che prospera e sostiene l'ambiente perché non lo stravolge o lo modifica. Fondamentalmente, un ecosistema autosufficiente consiste nel creare una relazione armoniosa tra piante, animali e ambiente. Si tratta di lavorare con la natura piuttosto che contro di essa. Comprendendo i principi dell'ecologia, è possibile progettare giardini che funzionino come mini-ecosistemi, in cui ogni componente supporta e dipende dagli altri.
Biodiversità nel paesaggio e consociazione di piante
Un elemento chiave di un giardino autosufficiente è la biodiversità, per sostenere la biodiversità è importante scegliere piante amiche degli insetti, soprattutto gli insetti impollinatori come Caryopteris Blue Empire o Agastache Beelicious Purple, attirerai una vasta gamma di insetti, uccelli e altri animali selvatici che svolgono un ruolo vitale nell'ecosistema. Assicurati di includere piante che forniscano cibo e riparo a specie diverse. Ad esempio, piantare Buddleja Butterfly Candy® attirerà le farfalle, mentre le erbe ornamentali come il Miscanthus Boucle possono fornire materiali per la nidificazione degli uccelli e aggiungere un aspetto naturale ed elegante al paesaggio.
Un altro aspetto importante da considerare sono le pratiche biologiche. Evita l'uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, in quanto possono sconvolgere il delicato equilibrio del tuo ecosistema. Invece, opta per alternative naturali come la consociazione di piante, che prevede la coltivazione di piante di generi diverse utili a scoraggiare i parassiti o attirare insetti utili. Usando il compost autoprodotto si fa in modo anche di mantenere la sostanza organica del nostro giardino senza dover intervenire troppe volte.
Varietà a risparmio idrico
L’uso dell’acqua, la sua conservazione in particolare, è un aspetto essenziale in un giardino autosufficiente. Per ridurre al minimo lo spreco d'acqua, scegli varietà resistenti alla siccità e a risparmio idrico. Queste piante richiedono poca manutenzione e sono selezionate per prosperare in condizioni di siccità. Le piante grasse sono una scelta popolare per i giardini attenti all'acqua perché immagazzinano l'acqua nelle foglie, negli steli e nelle radici. Queste piante sono disponibili in varie dimensioni, forme e colori, il che le rende un'opzione versatile per qualsiasi giardino. Alcune piante grasse popolari includono Sedum e Delosperma oltre che alla varietà di Echeveria Devotion. Queste piante richiedono un'irrigazione minima e sono perfette per chi ha un'agenda fitta di impegni o per chi vive in climi aridi.
La lavanda e la perovskia non sono solo piante profumate e visivamente accattivanti, ma anche superstar del risparmio idrico. Una volta affrancate in giardino, queste piante resistenti prosperano in un terreno ben drenato e richiedono pochissima acqua. La lavanda è nota per attirare api e farfalle, il che la rende una scelta eccellente per giardini adatti agli impollinatori. Con il suo profumo rilassante e i vivaci fiori viola, la lavanda è una pianta indispensabile per qualsiasi giardino a risparmio idrico.
Lavorando seguendo i principi della natura è possibile creare un paesaggio equilibrato che richieda meno manutenzione, e che sia attraente per una grande varietà di fauna selvatica e che sia capace di conservare le risorse.